Immaginare ciò che ancora è intangibile significa muoversi verso la concretizzazione di qualcosa di reale.
“NEL DUEMILA TERREMO IN TASCA UN APPARECCHIO PER COMUNICARE CON CHI VORREMO”
Chiunque di noi è in grado di immaginare oggetti assolutamente avveniristici presenti in un ipotetico futuro in cui sarebbe permesso di fare ciò che ancora riusciamo vagamente a concepire con la nostra mente. La realtà “fantascientifica” immaginata dagli sceneggiatori e dai registi dei più famosi film del genere, sono una prova di ciò che ci può aspettare.
Chi si adopera nel creare e mettere in pratica ciò che è un semplice concetto, si apre verso mondo fatto da infinite possibilità. Nell’articolo della Gazzetta Del Mezzogiorno pubblicato nel lontano 1969, il professor Carlo Matteini, sulla base delle proprie ricerche e delle scoperte scientifiche del tempo, si prefiggeva già che con l’avvento del nuovo secolo avremmo potuto comunicare facilmente tramite un telefono portatile grande come un pacchetto di sigarette.
Ogni creativo, in qualunque campo esso operi, dovrebbe apprendere da quello che è stato il nostro passato ed essere stimolato. La nostra storia ci insegna che:
da un’idea nasce un concetto – dal concetto nasce l’oggetto della propria idea.